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Martedi 1 giugno 2010  -  Due rotabili storici della Ferrovia Roma-Viterbo, l'elettromotrice n. 24 e la carrozza n. 51, sono state movimentate dalle stazioni di sosta fino alla stazione di Corchiano.

Giovedi 3 e sabato 5 giugno  -  Sono stati trasportati e scaricati nella Ferrovia Museo.

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Alcune immagini di quando erano ancora in servizio...

rimorchiata 53


elettromotrice 24



Cenni di cronistoria della ferrovia Roma Nord (di Ennio Dottarelli)

La ferrovia conosciuta come Roma Nord originariamente era denominata SRFN (Società Romana Ferrovie Nord).

E' nata nel 1932 dalla fusione di due linee preesistenti, e cioè la tramvia Roma - Civita Castellana, e la ferrovia Civita Castellana Viterbo. La prima fu aperta nel 1906. La seconda venne inaugurata nel 1912 e completata nel 1913.


La Roma Nord è una ferrovia in concessione che collega la città di Roma al Capoluogo della Tuscia con un percorso di 102 km, che fino a Civita Castellana corre parallela alla Via Flaminia.
Nel tratto da Piazzale Flaminio fino alla stazione di Montebello è esercitato un servizio urbano con una frequenza tra 10 e 15 minuti. La stazione di Piazza Euclide è sotterranea, si debbono salire 72 gradini per raggiungere l’uscita sulla strada in superficie, mentre quella di Piazzale Flaminio è al coperto ma a livello di strada; entrambe sono poste sul tratto di penetrazione urbana di Roma, costituito da una galleria della lunghezza di 2080 metri.

Il tratto urbano è a doppio binario. L’armamento è di tipo pesante 1.435 mm 60 UNI con traversine in calcestruzzo armato  precompresso.  L’alimentazione è a corrrente continua da 3000 Volt.
Alla stazione di Saxa Rubra è attestato il Capolinea delle Autolinee Extraurbane COTRAL per le direttrici:
Via Cassia - Via Flaminia - Via Tiberina.

L’ armamento ferroviario nel linguaggio tecnico è riferito alla infrastruttura ferroviaria. Il complesso è costituito dalle rotaie di tipo Vignolese, o Phoenix, o del gruppo Lucchini ecc., dai deviatoi o scambi di tipo semplice, doppio, inglese ecc., dalle controrotaie, dalle piastre, dalla massicciata, dal montaggio, dal fissaggio e dalla regolazione della via ferrata sulla quale circolano i treni.

E’ definito leggero l’armamento che solitamente è impiegato per le ferrovie secondarie o a scartamento ridotto (mm 950 con raggio minimo di 50 m - 36 UNI 3141 - con traversine di legno distanti più di 60 cm l’una dall’altra). Attualmente è meno impiegato data la minima differenza di costi in termini di costruzioni.

Viene definito pesante l’armamento adatto al transito di carichi elevati o per la circolazione dei treni ad alta velocità, ed è quello di tipo 60 UNI con traverse in calcestruzzo armato precompresso.  

L'esercizio ferroviario, sia urbano che extraurbano,è gestito dalla Dirigenza Unica coadiuvata in alcune stazioni dalla Dirigenza locale.

La circolazione veicolare è stata effettuata con materiale rotabile costruito nel 1931 dalla Brown - Boveri - Officine Meccaniche della Stanga, e si componeva di:

  • 10 motrici ECD serie da 21 a 30 dotate di un compartimento bagagli centrale, di una porta pneumatica a due antine per fiancata, e di una corsia passeggeri di terza classe. Hanno un equipaggiamento elettrico Tibb, rodiggio Bo-Bo, la loro lunghezza è di 16310 mm, il passo dei carrelli è di 2400 mm, la tara è di tonnellate 44, la potenza in CV è di 4 x 171, il comando è  diretto e i freni sono automatici;
  • 21 vetture rimorchiate per il servizio viaggiatori.

Il parco veicoli comprendeva anche:

  • 4 locomotori per il servizio merci, qualche treno viaggiatori, ed eventuali soccorsi in linea;
  • 25 carri chiusi; 45 carri aperti; 16 carri a pianale; 9 carri di servizio; 2 carri a bilico.

Nella tratta urbana le stazioni e le fermate sono :

- Piazzale Flaminio (è sede di Dirigenza Locale)
- Euclide
- Acqua Acetosa (è sede di Dirigenza Locale)

- Campi Sportivi (temporaneamente chiusa)
- Monte Antenne
- Tor di Quinto (è anche sede di una sottostazione elettrica)
- Due Ponti
- Grottarossa
- Saxa Rubra
- Centro Rai
- Labaro
- La Celsa
- Prima Porta (sede di Dirigenza Unica)
- La Giustiniana
- Montebello

Puoi vedere il tracciato del tratto urbano Flaminio-Montebello su Google Map cliccando qui


Il servizio extraurbano, pur avendo origine da Roma P.le Flaminio, si estende da Sacrofano a Viterbo. La linea è a semplice binario, e lungo il percorso le stazioni e le fermate sono:

- Sacrofano
- Riano (è anche sede di una sottostazione elettrica)
- Castelnuovo di Porto
- Morlupo
- Magliano Romano
- Morolo
- Rignano Flaminio
- Sant'Oreste
- Pian Paradiso
- Ponzano
- Civita Castellana (è sede di Dirigenza Unica)
- Catalano (è anche sede del Deposito-Officina Trazione)
- Faleri
- Fabrica di Roma (è raccordata con la rete nazionale delle FF.SS.)
- Corchiano
- Cardarelli
- Vignanello
- Vallerano
- La Selva
- Soriano nel Cimino
- Santa Lucia
- La Fornacchia
- Vitorchiano (è anche sede di una sottostazione elettrica)
- Bagnaia
- Viterbo (è sede di Dirigente Locale)

Nel 1958 iniziarono gli anni difficili per la ferrovia con il lento contrarsi del traffico merci e viaggiatori, favorito da una politica che sosteneva il trasporto su gomma a danno del ferro; tanto è vero che quando fu deciso di ampliare la Via Flaminia fu addirittura richiesta la soppressione della linea ferroviaria.

Nel 1970 la Roma Nord fu assorbita dalla STEFER (Società Tramvie e Ferrovie Elettriche Roma) e fu denominata ferrovia Roma - Civita Castellana - Viterbo.

Nel 1976 l'Azienda STEFER fu assorbita dall'A.CO.TRA.L. (Azienda Consortile Trasporti Laziali).


Nel 1981 la ferrovia Roma - Civita Castellana - Viterbo versava in condizioni non ottimali. Per questo nel 1982 l'ACOTRAL intervenne con un programma di interventi di ristrutturazione e di ammodernamento dell'armamento in tutta la tratta urbana, delle sottostazioni elettriche, della linea aerea, dei fabbricati di stazione e di 5 viadotti.

Nel 1987 vennero commissionate alla Firema - Casaralta - OMS 10 nuove elettromotrici del tipo 100 per la sostituzione dei più anziani complessi Stanga. I nuovi convogli della Firema erano composti da una motrice con numeri da 102 a 120, da una vettura rimorchiata con i numeri da 201 a 210, e da una vettura rimorchiata con impianto pilota con i numeri da 101 a 119.

Negli anni 1994 - 2000 - 2007 sono stati immessi in circolazione ulteriori nuovi convogli ferroviari, per effetto di ciò il parco veicoli del 1932 rappresenta i mezzi storici.

Roma, li 11.06.2010


Per altre informazioni, clicca qui  ferrovia Roma - Civitacastellana - Viterbo